Steps towards change - next step: Uganda Blog

E per continuare con questo progetto meraviglioso (già spiegato in alcuni articoli su nostro sit o, così come illustrato da Luigi e Novella ) riporto qui la mia testimonianza come partecipante alla “study visit” in Uganda! Sarà difficile essere breve visto che avrei veramente così tanto da dire... ci provo ;-)

NYEN , nostro partner in Uganda, ha organizzato diverse attività per darci la possibilità di conoscere un po' i loro progetti, potenziali attività per i volontari, la cultura locale (e le differenze interculturali), e innanzitutto, farci vivere diverse situazioni in prima persona per capire le sfide del quotidiano: essere un “muzungu” (modo come gli stranieri - specialmente i bianchi – vengono chiamati) in Uganda, non è banale...

L'esperienza è stata fortissima dal punto di vista professionale ma anche personale. Posso dire che mi sento in grado adesso di fare una preparazione complessiva di eventuali volontari in progetti in questo paese – che speriamo in futuro riuscire ad attivare, sarebbe veramente bello!

L'Uganda è l'Africa per principianti”: definita così perché il paese concentra le bellezze del continente in un unico posto: amichevole e sicuro! E vi posso confermare che è proprio così... Essendo io stessa brasiliana (cioè, da un paese tropicale, con problemi di povertà e disuguaglianza, con una storia di colonizzazione europea e 300 anni di schiavitù africana), forse ero la muzungu del gruppo più al suo agio... A dire la verità, è stato interessantissimo scoprire un po' del “continente nero” ma anche verificare quante similitudini ci sono con il mio paese di origine (sì, potrebbe sembrare ovvio, ma uno si rende conto solo vivendolo!). E' stato come una costruzione di identità... tante cose hanno un senso diverso adesso per me... E per chiudere, vi propongo l'indovinello:

Non è possibile capirle solo facendone parte e guardandole dal di dentro... Non è possibile capirle solo da outsider, guardandole dal di fuori...

E' possibile comprenderle solo avventurandoci ai loro confini e riuscendo a guardarle contemporaneamente dal di dentro e dal di fuori, in una sorta divisione binoculare. Che cosa sono???”

tic-tac-tic-tac-tic-tac

E se non l'avete indovinato già: le culture!!! Sì, proprio questo... Questo viaggio in Uganda è stato per me un'ulteriore conferma di questo concetto (oltre ad un regalo indimenticabile!). Grazie a InCo per la fiducia, a KERIC per il riconoscimento della nostra professionalità e al Programma Gioventù in Azione per questa opportunità! (ahhh, e non vi ho nemmeno raccontato niente sull'emozione di essere al fiume Nilo a guardare elefanti, ippopotami e le giraffe ^_^ ma lasciamo per un altro giorno...).

Wenddi.

PS1: Se volete vedere alcune foto di questo viaggio (così come degli altri), visitate la nostra pagina Facebook

PS2: L'indovinello è preso dal libro “Arte di ascoltare e mondi possibili – come si esce dalle cornici di cui siamo parte” di Marianella Sclavi, che raccomando tantissimo.