TAP REVOLUTION E RICICLA TRENTINO: Promozione di conoscenza, consapevolezza e consumo responsabile
Come parte del progetto "Tap Revolution: a simple solution to plastic pollution", il gruppo di ragazzi che formano il team del progetto e i giovani che hanno seguito il percorso di formazione effettuato a marzo, hanno preso parte a delle visite guidate al centro Ricicla Trentino s.r.l (www.riciclatrentino.it).
Tap Revolution (ww.taprevolution.it), un progetto finanziato dal Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali e dal Corpo Europeo di Solidarietà, è nato con l’intenzione di diminuire il consumo di plastica e aumentare la consapevolezza dell’impatto che le azioni del singolo e della comunità hanno sull’ambiente, attraverso la promozione del riciclo e riutilizzo dei beni e materiali e del consumo sostenibile e responsabile nella vita quotidiana. Essendo Ricicla Trentino, che ha la propria sede a Lavis, il centro locale di smaltimento e trattamento di imballaggi leggeri, le visite guidate avevano quindi lo scopo di conoscere meglio come gli imballaggi leggeri del Trentino vengono gestiti e l’enorme lavoro che ci sta dietro.
La prima informazione che sicuramente resta impressa è il fatto che il centro si occupa della selezione degli imballaggi di tutto il Trentino e di parte di quelli dell’Alto Adige, ricevendone in media ben 100 tonnellate al giorno. Infatti, questo dato palesa l’enorme quantità di rifiuti prodotta quotidianamente e rende ancor più comprensibile l’importanza che assume il riciclaggio e riutilizzo della maggior quantità possibile di materiale scartato.
Camion provenienti da tutta la regione portano a Ricicla Trentino gli imballaggi, vengono pesati per controllare la quantità di materiale in entrata e vengono scaricati dai lavoratori del centro. A Ricicla Trentino lavorano una ventina di dipendenti per turno, i quali si occupano, oltre che del carico e scarico dei camion, della separazione manuale dei materiali che vengono portati al centro, che vanno suddivisi in circa una decina di tipologie diverse. Le bottiglie di plastica, ad esempio, vengono divise anche in base al colore: verdi, blu, trasparenti,... Alluminio e acciaio, invece, vengono separati con l’aiuto di un separatore magnetico.
Per ogni tipologia di materiale vengono poi formati, grazie ad una pressa meccanica, dei cubi compatti che rendono più agile il successivo caricamento dei camion. Una volta pesati e tarati, per controllare la quantità di materiale in uscita e assicurarsi che il peso non superi i limiti dettati per legge, i camion partono poi per trasportare il materiale diviso verso mete prestabilite. Gli imballaggi non riciclabili, ad esempio, che rappresentano circa l’80% del materiale che arriva al centro, viene venduto in base alle offerte proposte. Nel caso specifico di Ricicla Trentino, circa il 90% viene venduto in Germania, dove finirà poi negli inceneritori.
Una mansione molto importante svolta dal centro è anche l’analisi del materiale in entrata e in uscita, che serve per garantire il rispetto delle normative e delle convenzioni e per permettere l’eventuale applicazione di sanzioni. Questa attività è svolta secondo le convenzioni regolate da ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani - http://www.anci.it/) e CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi - https://www.conai.org/), che garantiscono che i materiali provenienti dalla raccolta differenziata trovino pieno utilizzo attraverso corretti processi di recupero e riciclo.
Le visite guidate sono risultate molto apprezzate dai giovani, che si sono dimostrati interessati a conoscere di più sul tema del riciclo degli imballaggi, facendo mille domande che hanno creato numerosi spunti di riflessione. Anche il solo fatto di vedere con i propri occhi l’enorme quantità di rifiuti che si producono e il gran lavoro che sta dietro alla selezione e al riciclo dei materiali rende più impellente il desiderio di assumere un ruolo attivo nella promozione del consumo responsabile, del riciclo e riuso, e della sostenibilità ambientale più in generale.